Si sono svolti venerdi 30 novembre nella Biblioteca Sperelliana di Gubbio, alla presenza del sindaco e presidente ANCSA Filippo Mario Stirati, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, di un esponente dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia e dell’Ordine degli Architetti di Perugia, i lavori, introdotti da un breve relazione dell’architetto Nicola Russi, del ‘PREMIO GUBBIO – X EDIZIONE CITTÀ E TERRITORIO STORICO: IL PATRIMONIO IN PROGETTO’. Il Premio Gubbio è promosso da ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici e dal Comune di Gubbio, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, e viene assegnato ogni tre anni per premiare gli esempi positivi di riqualificazione, rigenerazione, riuso fisico, economico e sociale dei centri storici e dei contesti urbani e paesistici. Tre le sezioni in cui è suddiviso: Italia, Europa e Universitaria. I risultati di questa edizione confermano la validità di questa organizzazione rinnovata, raccogliendo complessivamente 90 proposte valide diversamente ripartite nelle sezioni del premio. I lavori della Giuria, che si sono svolti a Gubbio il 19 e 20 ottobre, hanno riunito la Presidenza, il Consiglio Direttivo e il Comitato Scientifico di Ancsa e coinvolto giurati di provenienza nazionale e internazionale, esterni all’associazione, che ne condividono gli obiettivi e la filosofia. « Gubbio e ANCSA – ha affermato Filippo Mario Stirati – sono legate a filo doppio, poiché storicamente unite dalla nascita e perché la città ha scritto un pezzo di storia importante nella conservazione e valorizzazione del Centro Storico, con la Carta di Gubbio del 1960 e quella di trenta anni dopo, ancor oggi riferimento culturale imprescindibile per affrontare un’appropriata riflessione salvaguardia e valorizzazione del patrimonio urbano e territoriale, nel quale vengano ricompresi centro storico, città, paesaggio, tra luoghi antichi e contemporanei, alla luce delle complesse trasformazioni socio-economiche. Il Premio Gubbio rappresenta tale connubio, e mi onoro di ospitarlo nella duplice veste di sindaco e di presidente ANCSA, come uno dei più prestigiosi e significativi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, legato ai temi della riqualificazione e della rigenerazione ambientale, nonché del recupero del patrimonio edilizio storico ». Il Premio Gubbio per la SEZIONE ITALIA è stato assegnato a: 1) RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE CASERME DI STRINO di Daniele Bertolini. Il villaggio militare a 1850 metri di quota realizzato dagli austro-ungarici prima dello scoppio della Prima guerra mondiale è stato oggetto di un accurato intervento di recupero e valorizzazione. La motivazione del Premio Gubbio: “Per la qualità di un intervento di recupero della memoria che si coniuga con il rispetto delle trasformazioni che la storia ha provocato e si integra nel paesaggio silenzioso della montagna in cui è immerso”. 2) PIAZZA DELL’IMMAGINARIO DI PRATO DI ECÒL. Si tratta di un progetto temporaneo realizzato per migliorare e rendere più accogliente Macrolotto Zero, il quartiere nella Chinatown pratese caratterizzato dall’assenza di spazio pubblico e dalla presenza di differenti culture, realtà e ambienti socioeconomici. La motivazione del Premio : “Per la capacità che un intervento, sia pure temporaneo, ha manifestato per la rivitalizzazione di una zona che necessita di “segni” volti all’integrazione urbana e sociale”. Le Menzioni d’onore sono state assegnate a: 1) Masterplan della città storica di Viterbo, di Orazio Carpenzano. Si tratta di un documento che individua criteri e strumenti di natura procedurale e tecnica per la riqualificazione, valorizzazione e tutela della città storica e insieme il tentativo di ricostruire, insieme agli abitanti un percorso culturale. La motivazione della Menzione d’onore: “Per l’analisi approfondita e dettagliata del contesto storico di Viterbo e per la messa a punto di uno strumento gestionale efficace e finalizzato a una serie di interventi capaci di riconnettere il centro storico con il tessuto della città insediata”. 2) Riqualificazione della Piazza del Pavaglione a Lugo di Romagna di P’ARC+stARTT. Il Pavaglione di Lugo è la sistemazione monumentale dell’antica area dei mercati la cui attuale configurazione rappresenta un unicum nella storia delle architetture civili italiane, poichè unisce le forme dell’architettura settecentesca ad uno spazio chiuso circondato da portici. La motivazione della Menzione d’onore: “Per il recupero elegante e flessibile di uno spazio storico storicamente conformato, al quale è stata restituita vitalità e attrattività”. Il Premio Gubbio per la SEZIONE EUROPA è stato assegnato a: “Learning from Clonahilty” presentato dal Cork Country Council. La motivazione: Come riconoscimento a un percorso coerente svolto dal Cork Country Council per la messa in atto di azioni di rigenerazione di un centro storico di cui si intende recuperare l’identità profonda. Menzioni d’Onore: Urban plan for the protection and rehabilitation of the historic city center of Llérganes and it sorroundings, presentato da Riano Arquitectos, Cité des électriciens Rehabilitation project, Bruay-la-Buissière presentato da Atelier d’Architecture Philippe Prost, Military Hospital Antwerp presentato da Achergael Lleven. Segnalazioni: Health house – Vézelay – France, presentato da Bernard Quirot, The Loggia Square – Oprtalj Portole presentato da Emil Jurcan. Il Premio Gubbio per la SEZIONE UNIVERSITARIA TESI MAGISTRALI è stato assegnato a: “L’accoglienza tramite l’abitare condiviso” di Marco Casu. La motivazione: Per il tema affrontato – il social housing – che riveste grande attualità nel dibattito urbanistico e sociale del Paese e per le soluzioni proposte – sulla base di analisi e riflessioni approfondite e progettualmente definite – che tendono a raccordare i temi della rigenerazione urbana con quelli dell’accoglienza e integrazione dei migranti. Menzioni d’Onore: “La strada, ilcolle, le torri, le chiese: il recupero dell’antica Arx di Tuscania”di Sofia Franciosini, “La Gravina di Ginosa come parco naturale: un progetto per via matrice di Giusi Pardo. Segnalazioni: “Riqualificazione urbana tra identità locale e partecipazione degli abitanti:il Barrio Cabanyal a Valencia” di Melania Marino, “La cultura della Terra Cruda e la Casa Campidanese” di Alessandra Pusceddu, “Rovine in attesa” di Chiara Boccingher e Francesca Giudetti. Il Premio Gubbio per la SEZIONE UNIVERSITARIA TESI POST- LAUREA è stato assegnato a: “Dispositivi progettuali per l’archeologia come architettura intermittente della città” di Bruna di Palma, “Le mura delle città antiche. Nuovi paesaggi fra memoria e progetto, di Angela Fiorelli. La motivazione: Le due tesi trattano elementi rilevanti legati alla presenza di testimonianze del passato storico che possono costituire validi caposaldi per la il progetto della città contemporanea. Menzioni d’Onore: “Effetti territoriali della valorizzazione di un bene culturale e paesaggistico. Il caso di Venaria Reale” di Alice Giani, “Fragmantos de identidad insular” di Omar Sosa García. Alla cerimonia di premiazione ha fatto seguito la tavola rotonda “Città e territorio storico: il patrimonio in progetto” e l’inaugurazione della mostra “Il Premio Gubbio 2018”. Per ulteriori informazioni www.ancsa.org, mail info@ancsa.org .
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