In riferimento al bando per l’affidamento dei servizi sociali della Zona Sociale 7, le amministrazioni comunali di Gubbio in qualità di Comune capofila e il Comune di Gualdo Tadino coordinatore della conferenzenza di zona, intervengono con una nota di approfondimento sul tema: « Abbiamo posto da subito tra gli obiettivi prioritari quegli interventi mirati a combattere le problematiche sociali vecchie e nuove, i bisogni emergenti legati alla persona e ai nuclei familiari, in una fase storica non facile da affrontare, che richiede rigore e coordinamento degli investimenti nonché la massima trasparenza. Il bando per l’affidamento dei servizi sociali della Zona Sociale 7, mette insieme per la prima volta i sei Comuni della Zona, non solo per la procedura, ma anche per la gestione dei servizi, da qui deriva il volume consistente pari a circa 4 milioni e mezzo di euro che, ricordiamo, riguarda 3 anni di attività e tutti i servizi rivolti ai cittadini dei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo e Sigillo. Ciò è stato possibile perché oggi, tramite un confronto e un concerto politico-istituzionale durato diversi anni, si è ritenuto giusto fondare la Zona Sociale 7, approvata da tutti i Consigli Comunali interessati nel luglio 2016. Ciò consente la gestione associata delle attività, con un regolamento unico per l’accesso ai servizi, e l’avvio di un nuovo percorso per l’affidamento di servizi e attività, non certo delle misure economiche che tra l’altro, nella maggior parte dei casi, vengono erogate direttamente dallo Stato Centrale mentre ai Comuni competono l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento. Con la cooprogettazione si è voluto salvaguardare la qualità dei servizi e valorizzare le esperienze e le competenze che il 3° Settore esprime. E’ bene sottolineare che la co-progettazione è prevista e auspicata da tutta la normativa di riferimento dei servizi sociali, dalla legge 328 del 2000 alla legge regionale 11 del 2015, all’ultimo Piano sociale regionale, comprese le ‘Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del Terzo Settore e alle Cooperative sociali’ emanate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con un paragrafo dedicato alla co-progettazione. Un bando che consente di partecipare ai soggetti del 3° settore di qualsiasi dimensione non solo nella fase finale di erogazione e gestione del servizio, ma anche nelle fasi precedenti della predisposizione di programmi di intervento e di specifici progetti operativi. Si ricorda che nell’estate 2014, da parte di alcune forze politiche della passata amministrazione e dell’attuale minoranza, veniva chiesto ‘un modello nuovo, integrato, partecipato e plurale, frutto di processi di cooprogettazione con le realtà (cooperative ed associazioni) operanti concretamente nel sociale’. Misura che allora non era possibile per mancanza di un assetto consolidato di una governance di Zona e di una gestione associata e che ora invece è divenuta un’auspicata e attesa realtà ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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