Consistente e qualificata la partecipazione eugubina al ‘Museo del Somaro / Centro per l’arte contemporanea’, recentemente inaugurato a Gualdo Tadino, unico in Europa nel suo genere, che sta suscitando curiosità, interesse e apprezzamento crescenti in tutta Italia e non solo. Ne è prova, fra l’altro, la messa in onda di un servizio questa sera 19 ottobre alle ore 20,20 su Marco Polo TV (canale 222 del Digitale Terrestre e canale 810 di Sky) nel programma ‘Weekend’. Inoltre, come si legge nella rivista “Segno” interamente dedicata all’arte: “L’apertura di un centro d’arte contemporanea è sempre un evento a cui guardare con attenzione. Stupisce che sia ancora una volta la provincia italiana a regalarci progetti di grande interesse e ricerca come il Museo del Somaro di Gualdo Tadino, un museo sui generis, dedicato interamente all’animale citato, un grande affresco, una sorta di grande architettura collettiva…”. In ‘Scenari dell’arte’, il blog di Carlo Franza su il giornale.it, il Museo viene definito “un esempio illuminante per far ritrovare all’Italia le sue origini”. Nel Museo sono presenti oltre cento opere di artisti visivi, ma anche contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica. Nel testo inviato da Goffredo Fofi si legge che “sono molti i motivi per amare gli asini, oltre quello, evidente, del ribaltamento di un insulto che ci siamo sentiti fare in tanti, alle scuole di un tempo, dove, come in quelle di oggi, spesso gli allievi erano più intelligenti dei maestri, per non parlare poi dei professori. L’asino è buono e testardo. Sono queste sue qualità ad affascinarci, quelle di cui abbiamo più bisogno oggi. Bontà vuol dire generosità e interesse per gli altri, affettuosa curiosità per chi essi sono e per cosa pensano; e testardaggine è saper dire no alle ingiustizie della società, alla criminale stupidità del potere”. Diversi tra loro, ma assai interessanti i contributi degli eugubini che hanno aderito al progetto di NELLO TEODORI, inaugurato una prima volta nel 1999 nel suo studio di Perugia e che, dopo essere stato anche itinerante viaggiando su un caravan, ha ora una sede pubblica nel palazzetto medievale di Via Calai. C’è il complesso Rebus “somaro”, una frase interrogativa polidescritta, di TEODOLO MANGANANELLI, il Somaro di Troia di MARCELLO MINELLI che lo ha realizzato interamente in legno nel suo laboratorio di restauro, il Paese dei Balocchi, scena circense di GIORGIA GIGÌ. Di Armando Tomassoli, in arte Sampasquele, oltre alla sua voce nel video Ass il Somaro di Nello Teodori, c’è una versione originale della poesia ‘L Somèro’, del 1982, scritta a macchina su un foglio ormai lacero, cortesemente messa a disposizione da Valerio Ciammarughi. Di LUCIA ANGELONI è Pronto per l’uso, evocazione in ceramica del cappello di Pinocchio che, essendo stato raddoppiato, fa pensare alle orecchie dell’asino. Il Tombolo somaro di LIVIANA MORELLI è appunto un prezioso ricamo al tombolo. Isabella Ceccarelli ha documentato la presenza dell’asino nel territorio eugubino, attestata già a partire dall’epoca medievale, correlata da una ben precisa documentazione, conservata nell’Archivio di Stato sezione di Gubbio. Marilde Mazzacrelli negli ultimi tre anni, ogni volta che è venuta a Gubbio, ha sempre portato qualche dono per il somaro, per cui è stata collocata nel Museo una cassetta contenente vari oggetti e testimonianze tra cui una bellissima foto di Audrey Hepburn con un asinello bianco. Due le opere di GIOVANNI MENGONI: il minuscolo disegno di un somaro marino e l’elmo in bucchero di Asterix con le orecchie “controvento”. Il Libretto rosso del Sor Mao è un divertimento scherzoso di ALDO SARTORI, in diciotto pagine con piccoli acquerelli su, per e con il somaro. Ci sono inoltre il prato metallico di Elio Licata su cui far pascolare il suo somarello e la sedia Autoritratto di MARIA GRAZIA FIORUCCI per autoritrarsi o farsi ritrarre con le orecchie d’asino.
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