Per dare un contributo al teatro e alla cultura in questo momento difficile, il Centro Teatrale Santacristina apre un canale YouTube dedicato alla produzione artistica di Luca Ronconi. Il nuovo canale permetterà di vedere tutto ciò che il Centro Teatrale Santacristina ha raccolto in questi anni anche grazie all’Archivio Ronconi e al sito www.lucaronconi.it, favorendo così la diffusione di documenti spesso rari, talvolta inediti: spettacoli di prosa, opere liriche, interviste, serate speciali, documentari, maratone video.
Ad inaugurare il canale sono proprio materiali inediti tratti da «Atti di guerra: una trilogia» di Edward Bond, spettacolo che concludeva il Progetto Domani (2005), realizzato da Ronconi per le Olimpiadi invernali di Torino, e che in pochi hanno potuto vedere, essendosi fermato dopo la prima rappresentazione della terza parte.
Si tratta di dodici scene scelte dal montaggio complessivo, che consentono di assistere nuovamente, a distanza di quindici anni dal debutto, a uno degli spettacoli più complessi e travagliati della produzione di Ronconi. Protagonista è Massimo Popolizio, che con una straordinaria interpretazione riveste più ruoli diversi, tra cui un figlio-mostro, un soldato, che intona un atroce rap, e una madre prima giovane, poi invecchiata e impazzita di dolore per l’uccisione della figlia. Racconta Popolizio: «Stavo lavorando a Siracusa quando mi telefonò Ronconi: “Guarda, non ti preoccupare. Atti di guerra è lungo, ma lo tagliamo. Facciamo una cosa di due ore…”. Erano sette ore e mezzo!»
Se oggi esiste una nuova testimonianza di questo allestimento è grazie al recupero dei materiali video, promosso dal Centro Teatrale Santacristina in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, e grazie all’impegno di Ariella Beddini e Sergio Ariotti.
Luca Ronconi ha definito «Atti di guerra», come «un testo appassionato e visionario, più simile alla tragedia greca che ai drammi di Brecht, al quale tuttavia si legge un chiaro riferimento. […] All’interno di un dettato letterariamente elaborato e iperbolico, Bond fa uso di metafore estremamente concrete per parlare dell’orrore e della violenza nel mondo: non si limita a prenderne atto e pretendere che ne prendano atto gli spettatori, ma è alla ricerca di un modo difficile e consapevole per uscirne».
Per vedere il canale YouTube del Centro Teatrale Santacristina:
https://www.youtube.com/channel/UC_nemZjSePxb6nEQ-92_wAw/
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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