Nidi e scuole dell’infanzia tornano chiusi, come da ordinanza Tesei. Il sindaco: “Un balletto abbastanza avvilente. Le sentenze si rispettano sempre, ma siamo nel caos più totale. E in questo modo non si rispettano i bambini”
GUBBIO (15/02/2021) – “Le sentenze si rispettano sempre, e quindi, così come abbiamo dato seguito al pronunciamento del Tar, allo stesso modo diamo seguito al pronunciamento del Consiglio di Stato: l’ordinanza firmata dalla presidente di Regione Donatella Tesei torna a essere valida in tutte le sue parti, e quindi, da domani, si chiudono di nuovo nidi e scuole dell’infanzia”. Così il sindaco Stirati sul ribaltamento, da parte del Consiglio di Stato, della decisione del Tar dell’Umbria che aveva accolto il ricorso di alcuni genitori, e che di fatto, da domani, impone ai Comuni di chiudere di nuovo nidi e scuole dell’infanzia.
Il sindaco di Gubbio sottolinea: “Impossibile non soffermarsi sul gran caos di questa situazione, nonché sulle ricadute negative in termini di disorientamento anzitutto sui bambini, sulle loro famiglie, sugli operatori e sulle operatrici dei servizi. Questo balletto al quale stiamo assistendo è abbastanza avvilente e noi sindaci ne siamo vittime. Ci siamo dovuti adeguare a provvedimenti quantomeno discutibili, che hanno generato queste evidenti criticità e che hanno scaricato ancora una volta su di noi e sulle famiglie tutto il peso di scelte poco chiare. Domani si torna a chiudere le scuole e con esse i servizi connessi, mense e trasporti su tutti, generando un balletto che davvero non fa onore alle istituzioni e penalizza i destinatari di queste decisioni, ovvero le bambine e i bambini e i servizi socioeducativi in genere.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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