Un bollettino per raccogliere, raccontare e custodire la storia dei Ceri
Appuntamento a Sant'Ubaldo con il sindaco Filippo Stirati e il vescovo Luciano Paolucci Bedini, moderati da Federica Monarchi, con la partecipazione della Diocesi di Gubbio, dell’Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e delle Famiglie Ceraiole
Lunedì 11 settembre alle 18,15 la presentazione del primo numero, che sarà a cadenza semestrale
GUBBIO (06/09/2023) – Sarà presentato in un giorno e in un luogo speciali il primo numero del bollettino del Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri “Adolfo Barbi”, un periodico a cadenza semestrale pensato per far conoscere il materiale documentario, le ricerche e le attività del Centro, con la speranza di poter essere al contempo uno strumento di ricerca e di divulgazione, di studio e di informazione, di educazione e di formazione.
Sarà la Basilica di Sant’Ubaldo, lunedì 11 settembre alle 18.15, a fare da cornice all’appuntamento, una presentazione cui prenderanno parte il sindaco Filippo Stirati e il vescovo Luciano Paolucci Bedini, moderati da Federica Monarchi, con la partecipazione della Diocesi di Gubbio, dell’Università dei Muratori, del Maggio Eugubino e delle Famiglie Ceraiole.
“L’istituzione del Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri – sottolinea il sindaco – nasce a seguito dall’esigenza di raccogliere in un unico spazio la più ampia documentazione sulla Festa, in modo da poterla rendere rapidamente accessibile a quanti siano interessati ad approfondire la sua conoscenza. Con sede presso la Biblioteca Comunale Sperelliana, il Centro è uno strumento per la conservazione della memoria, aperto a tutti e a tutte, in forma gratuita, dove vengono raccolti non solo studi antichi e moderni sulla storia di Gubbio e sulla Festa, ma anche testi di varie discipline antropologiche e storico-sociali, periodici, documenti fotografici, audio, video e tutto il materiale reperibile comunque attinente al nostro folklore. Lo si ripete da anni: non si contano i documenti archivistici sui Ceri, ma pure non si contano le memorie, i ricordi, gli aneddoti, così come non si contano le fotografie, gli audiovisivi e tanti altri cimeli ceraioli. Il bollettino del Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri ‘Adolfo Barbi’ nasce dunque non solo quale strumento di divulgazione e ricerca, ma con l’aspettativa di essere una ribalta per pubblicare materiale inedito proveniente da musei e da archivi pubblici e privati, locali e non locali, come dà conto del resto questo primo, interessantissimo numero. Il bollettino, infine, nasce come invito e raccomandazione a far conoscere collezioni private, perché solo condividendo notizie, immagini e ricordi saremo in grado di tramandare la memoria e i valori fondanti della Festa dei Ceri”.
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