GUBBIO (04/04/2024) – Un impianto di sollevamento e la posa di circa dodici chilometri di condutture grazie ai quali trova finalmente soluzione il problema dell’approvvigionamento idrico di una vasta area del territorio a sud del Comune di Gubbio: si tratta di un investimento di circa un milione di euro per la realizzazione dell’intervento di razionalizzazione del sistema idrico per le frazioni di Mengara, Colonnata e Valdichiascio, che rientra tra le opere del “Programma 2020-2023” deliberato dall’Assemblea dei sindaci dell’Auri (Autorità Umbra Rifiuti ed Idrico) e finanziato con fondi a carico del sistema tariffario. Il taglio del nastro dell’opera stamattina alla presenza del sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, dell’amministratrice delegata di Umbra Acque, Tiziana Buonfiglio e del presidente, Filippo Calabrese. Presenti anche il vicesindaco di Gubbio Alessia Tasso, Michele Mencarelli di Auri e Renzo Patacca di Umbra Acque.
“Abbiamo realizzato un nuovo impianto di sollevamento e la posa di un tratto di adduzione della lunghezza di cinquemila metri così da rifornire il serbatoio di Cima di Mengara con l’acqua proveniente dalla sorgente Scirca – ha detto l’Ad di Umbra Acque, Buonfiglio – allo stesso tempo è stata realizzata una nuova rete di sette chilometri per rifornire le utenze della zona fino a ricollegarsi al serbatoio esistente di Colonnata. Un’opera quindi che raggiunge zone fino ad oggi non servite dall’acquedotto e che permette di far fronte ad eventuali situazioni di criticità nell’approvvigionamento idrico. A livello di perdite il Comune di Gubbio – ha aggiunto Buonfiglio – presenta una situazione abbastanza complessa con un livello di perdite superiore alla media e sconta il fatto di avere un territorio vasto e una densità abitativa bassa e quindi tanti chilometri di rete idrica da gestire in rapporto alle utenze. Per far fronte a questa situazione si sta intervenendo grazie al finanziamento Pnrr che Umbra Acque ha ricevuto partecipando al bando nazionale e che ha visto l’assegnazione di 25 milioni di euro su un progetto complessivo di riduzione delle perdite di 52 milioni di euro. E per il solo Comune di Gubbio sono previsti investimenti pari al 4% delle risorse Pnrr, 15 chilometri di sostituzione linee e una campagna di ricerca perdite occulte su 245 chilometri di rete di distribuzione così da recuperare 850.000 metri cubi di acqua e far calare nel 2026 il livello di perdite dell’8 per cento”.
“Devo dire che il nostro rapporto di collaborazione con l’amministrazione eugubina e con il sindaco Stirati in questi anni è stato straordinario – ha spiegato il presidente Calabrese – un rapporto proficuo grazie al quale sono state effettuate importanti opere per questo territorio e altre ne verranno realizzate nei prossimi due anni grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegnate alla nostra società”.
“Oggi è una giornata felice: il tema dell’ acqua – ha detto il sindaco di Gubbio Filippo Stirati inaugurando l’acquedotto di Valdichiascio e Mengara – veniva posto da decenni da parte della popolazione e finalmente ora possiamo fornire alle cittadine e ai cittadini che risiedono in questo territorio una risposta concreta e importante. A fronte di miliardi di euro disponibili per i progetti di digitalizzazione, l’Italia affronta ancora problemi legati a viabilità, cura del verde, acqua, cura dei cimiteri: anche Gubbio è un Comune enorme che come tale ha avuto e continua ad avere numerosi disagi legati alla scarsità di risorse, ma in questo caso abbiamo ottenuto un finanziamento che ci consente di avere l’acqua in un territorio che conta molti residenti e turisti, un’area che meritava una risposta che oggi, con immenso piacere, possiamo dare”.
“Un passo importante – ha sottolineato anche il vicesindaco Alessia Tasso – che oggi facciamo grazie alla proficua collaborazione con i cittadini, le pro loco e i referenti di zona e con Umbra Acque, partner di tanti progetti significativi che nel tempo hanno migliorato la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente. Penso per esempio all’installazione delle casette dell’acqua, arriveremo a sei impianti tra qualche settimana, che consentono di ridurre concretamente l’uso della plastica fornendo nel contempo un servizio concreto alla comunità, nel pieno rispetto dell’ambiente. Ad oggi, e i dati sono fermi al 2023, le case dell’acqua di Gubbio hanno erogato oltre 700mila litri di acqua naturale e frizzante, risparmiando la produzione di 18mila bottiglie di plastica, evitando l’immissione di 66 tonnellate di CO2, pari alla quantità catturata da oltre 4.424 alberi”.
Soddisfazione per quanto realizzato e per il rispetto dei tempi dell’opera hanno espresso anche Mencarelli di Auri e Patacca, dirigente di Umbra Acque.
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