Tante le iniziative in progrmama nell’ambito delle SOLENNI CELEBRAZIONI DELL’827° ANNIVERSARIO DELLA CANONIZZAZIONE DI SANT’UBALDO, patrono della Città di Gubbio. Sotto la guida del presidente Ubaldo Minelli, la Famiglia dei Santubaldari, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Diocesi di Gubbio e del Comune di Gubbio, ha inserito un evento di particolare spessore culturale musicale, l’organizzazione del “XI° CONCERTO DELLA CANONIZZAZIONE”, nel giorno di venerdì 1 marzo alle ore 21, presso il teatro comunale “L. Ronconi”. Appuntamento concertistico che la Famiglia dei Santubaldari quest’anno organizza in collaborazione con l’orchestra “Concerto Musicale F. Morlacchi di Cannara”. Selezione da “IL BARBIERE DI SIVIGLIA” di G. Rossini che vedrà impegnati i seguenti interpreti: Tullia Mancinelli (soprano), David Sotgiu (tenore), Andrea Sari (baritono), Diego Savini (basso), Alessandro Avona (basso), Direttore il Maestro Franco Radicchia. Nell’occasione, come nelle precedenti edizioni, la Famiglia dei Santubaldari procederà alla consegna del premio “CIVIS, PATER, AC PONTIFEX UBALDE”, che costituisce particolare riconoscimento ad un personaggio, storico, scrittore, ricercatore, che si è contraddistinto per studi su Sant’Ubaldo, Cittadino, Vescovo e Patrono, nonché per la diffusione dell’insegnamento ubaldiano. Quest’anno il premio sarà attribuito a Patrizia Biscarini, storica e ricercatrice d’archivio. La ragione del premio va ricercata proprio negli scopi, nelle finalità dell’attività della Famiglia dei Santubaldari. Uno degli scopi fondamentali dello statuto del Sodalizio, di fatto operativo sin dai primi anni ’60, è infatti la salvaguardia, l’attuazione e la corretta trasmissione alle giovani generazioni dei valori e dei principi ubaldiani, o, in altri termini, dell’insegnamento di Sant’Ubaldo. Durante la serata saranno raccolti fondi volontari per il ripristino dell’impianto di parafulmini della Basilica di Sant’Ubaldo recentemente danneggiato. Al termine del concerto seguirà un momento conviviale nella taverna di Via Ubaldini. Le celebrazioni della canonizzazione entreranno nel vivo domenica 3 marzo alle ore 9, con il raduno dei ceraioli e dei fedeli in Cattedrale, da cui, sotto la guida del Vescovo Luciano Paolucci Bedini, muoverà la processione in vista della Basilica di Sant’Ubaldo (con soste di preghiera presso le tre capelucce) ove, alle ore 11, sarà celebrata la Messa solenne. Al termine della celebrazione liturgica, come è tradizione, all’interno della Basilica seguirà la cerimonia di formale investitura del Capodieci per l’alzata del Cero di Sant’Ubaldo del prossimo 15 maggio, Pietro Menichetti, coordinata dal Presidente della Famiglia dei Santubaldari. A Menichetti, il 1° Capitano Fabio Tomassini e il 2° Capitano Ubaldo Stocchi, congiuntamente al Capodieci dell’anno 2018 Fabrizio Martini, consegneranno lo stemma di Capodieci per l’anno 2019, con l’augurio “… di poter onorare degnamente il Nostro Santo Patrono Ubaldo”. Espletata la cerimonia dell’investitura del Capodieci, il Sindaco Filippo Mario Stirati e il Vescovo presenteranno i contenuti salienti della nuova convenzione stipulata dall’amministrazione comunale e dalla curia per la gestione della Basilica del nostro Patrono. Sarà un momento breve ma altamente significativo che fornirà l’opportunità di citare alcuni passaggi cruciali di questa nuova intesa riguardante uno dei luoghi dell’anima più autentica del popolo eugubino. Al termine, appuntamento generale presso le sale degli Arconi del Palazzo dei Consoli di Via Baldassini per il tradizionale “Pranzo dei Santubaldari”, con la partecipazione del Sindaco Stirati, del Vescovo, delle autorità civili, religiose (Rettore della Basilica, cappellano), militari, dei rappresentanti delle Associazioni depositarie della plurisecolare Festa dei Ceri, dei protagonisti delle Feste del 15 e 19 maggio e 2 giugno e di una delegazione di Thann, città alsaziana gemellata con Gubbio. Il 5 marzo 1192, primo anno del Pontificato di Papa Celestino III, il Beato Ubaldo è stato dichiarato Santo ed incluso nel canone ufficiale dei Santi con la nota “Bolla” di canonizzazione nella quale il Pontefice, fra l’altro, invita gli Eugubini a continuare la celebrazione della festa in onore del Vescovo Ubaldo, tutti gli anni, “hilariter”, lietamente e con gioia. Dalla morte – 16 maggio 1160 – alla Sua santificazione, dunque, sono trascorsi esattamente 31 anni, nove mesi e venti giorni, un tempo breve a dimostrazione della grandezza e della fama acquisita dal Vescovo eugubino, attraverso la cui intercessione molti miracoli erano stati compiuti. Non a caso la statua di Sant’Ubaldo si innalza sul colonnato di Piazza San Pietro a Roma, in mezzo a quelle dei Santi Riformatori, perché il grande Vescovo si adoperò instancabilmente ad attuare nella sua Chiesa Eugubina l’ispirazione e i principi della Riforma gregoriana, chiamata così dal nome di Papa Gregorio VII, strenuo promotore della riforma della Chiesa nel secolo XI. La Chiesa, infatti, allora dovette affrontare la soluzione di problemi gravissimi, quali: la sudditanza al potere civile, l’abbandono del celibato da parte del clero, il dissolvimento della disciplina dei conventi, la simonia. Nella società del suo tempo, lacerata da innumerevoli rivalità di fazioni, di famiglie, di istituzioni e di città confinanti, S. Ubaldo si distinse come mite uomo di pace, riconciliato e riconciliatore.
Condividi