Si svolgerà a Gubbio, presso l’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, dal 3 al 10 novembre il festival Umbria in Voce, “festa della voce”. Il Festival, che quest’anno giunge alla sua V edizione, è organizzato dall’Associazione Archè con il sostegno del Comune di Gubbio, in collaborazione con un gruppo di cittadini volontari ed è stato ideato da Claudia Fofi che ne cura la direzione artistica. Il programma è stato presentato questa mattina dagli organizzatori, alla presenza del sindaco Filippo Mario Stirati e degli assessori Nello Fiorucci e Simona Minelli. “La V edizione di Umbria in Voce, che si svolgerà a Gubbio dal 3 al 10 novembre – precisa il sindaco Stirati – presenta un programma coinvolgente, molto intelligente e si prefigge un obiettivo fondamentale quale quello di tenere insieme tante espressioni della nostra città, del nostro territorio e che comunque presenta anche un aspetto nazionale ed internazionale. Un progetto importante realizzato all’insegna dell’inclusione, dell’ integrazione e della socialità con la partecipazione di grandi artisti, tra i quali l’eccellenza di Franco Arminio che è senz’altro espressione di territori e comunità, che rappresentano la trasmissione di tante ricchezze. La scelta della Biblioteca Sperelliana, quale luogo di svolgimento del Festival, rappresenta un’ulteriore occasione per mettere a disposizione spazi che siano sempre più aperti ad iniziative e progetti al centro della vita sociale e culturale della città”.
“Il Festival Umbria in Voce, che questa mattina è stato presentato, – commenta l’assessore Fiorucci – è un evento altamente coinvolgente che interessa tanti aspetti, sociale, pedagogico, riabilitativo, senz’altro culturale e in ultimo anche turistico, grazie alll’offerta di laboratori che attirano persone da tutta Italia per la qualità dei conduttori. Un lavoro molto apprezzato che ha permesso di organizzare un evento con un programma ricco, che va oltre la città e che ci auguriamo possa avere grande partecipazione con l’intento che possa crescere nel tempo con un cartellone artistico di grande livello che garantisca forte risonanza mediatica”.
Per l’assessore Minelli: “Un Festival trasversale che vede un programma considerevole, che implica una grande rete, con iniziative che vedono protagonisti anziani, bambini, associazioni, ricordiamo ad esempio Dis e Dintorni, che creano proprio un momento riabilitativo. L’utilizzo della voce rappresenta uno strumento che unisce e anche un elemento fondamentale di cura. Tanti ed importanti gli ospiti, anche dalla Germania, per un festival strutturato che è occasione di relazioni e che, come amministrazione comunale, siamo soddisfatti di sostenere”
La manifestazione, che ha ospitato negli anni grandi artisti della voce e della parola come John De Leo, Franco Arminio, Albert Hera, Mauro Tiberi, Keba Sech e Marta Raviglia, prevede concerti, seminari, conferenze e laboratori con artisti internazionali e italiani di altissimo livello e aperti a tutti, all’insegna dell’inclusione, della socialità e della sperimentazione artistica con una dedica a Demetrio Stratos, di cui quest’anno ricorre il quarantennale dalla scomparsa. Unica nel suo genere, la manifestazione apre al pubblico e ai suoi partecipanti la possibilità di sperimentare nuovi linguaggi e di creare un luogo di incontro fisico e di gioia genuina tra le persone: funzione che un tempo era svolta dal canto popolare o di tradizione orale e che vuole essere attualizzata creando delle “comunità cantanti” in cui le persone si incontrano per vivere delle occasioni formative di altissimo livello, sempre aperte a tutti e non per specialisti. Un evento che diviene dunque propulsore sociale, attivatore di relazioni, creatore di benessere immateriale. La manifestazione ha ricevuto anche il patrocinio della SIAF, per cui è previsto il rilascio di 50 crediti formativi ECP per coloro che parteciperanno a tutta l’esperienza.
Il programma della V edizione si conferma denso di appuntamenti d’eccellenza e si pregia anzitutto di due importanti presenze di alto livello internazionale, che incarnano la dedica del festival al grande artista e sperimentatore della voce Demetrio Stratos. Primo tra gli ospiti, il vietnamita Tran Quang Hai, il più grande esperto e maestro al mondo del canto difonico: una tecnica vocale di origine sciamanica diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica che ha introdotto nella musica contemporanea ricevendo molti riconoscimenti internazionali. Raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’Estremo Oriente, è stato maestro – tra gli altri – di Demetrio Stratos, e dal 1968 fa parte del gruppo di ricerca del CNRS, dipartimento di musicologia presso il Musée de l’Homme di Parigi. Sabato 9 novembre alle 13.30 sarà protagonista del seminario “Overtune singing e canto difonico”, della durata di 5 ore (info: umbriainvoce@gmail.com). Altro ospite attesissimo è il fenomeno musicale Anna Maria Hefele: cantante, polistrumentista e compositrice tedesca, protagonista del video virale “Polyphonic Overtone Singing”. Il suo è un canto che si muove tra diverse tecniche – dalla musica classica al canto armonico – accompagnandosi con strumenti inusuali come l’arpa e la fascinosa e ipnotica nyckelharpa svedese. Per Umbria in Voce sarà protagonista sabato 9 novembre alle 21.30 del concerto “Longing” per arpa e voce, presentando la sua versatilità vocale in un “solo” che pochi cantanti al mondo possono affrontare con disinvoltura e vera bravura: dal folklore scandinavo e italiano del XVI secolo a Brian Eno, passando per composizioni originali in un unico viaggio che porta il pubblico in un mondo misterioso in cui il virtuosismo è al servizio della partecipazione emotiva e del mondo etereo e sognante di questa magnifica artista.
Sono presenti oltre ai concerti anche molti eventi e laboratori pensati per bambini, adulti, ragazzi, anziani: improvvisazione vocale, Mindfulness, uno “spazio per il corpo della voce e la voce del corpo” con Domenico Castaldo, la bellissima performance del poeta Franco Arminio – inventore della Paesologia amatissimo nel web e non solo, un laboratorio di canti siciliani, e un incontro di voci tra italiani e stranieri dei centri di accoglienza di Gubbio e Perugia condotto da Claudia Fofi. Proprio in questa occasione verrà presentato in prima assoluta il videoclip “La valigia dello straniero” che vede protagonisti, oltre Claudia Fofi e i suoi musicisti, il gruppo di richiedenti asilo e i luoghi della città di Gubbio, che ospita negli anni lo sviluppo di questa importante manifestazione. Dedicata a Demetrio Stratos anche la conferenza di venerdì 8 novembre alle ore 17.30 “Riflessioni intorno alla ricerca vocale con un omaggio a Demetrio Stratos a quarant’anni dalla scomparsa”, a cui interverranno Giancarlo Palombini (etnomusicologo dell’Università di Perugia), il pedagogista Raniero Regni, il Direttore artistico del festival Claudia Fofi, il giornalista Enrico Tribbioli, Moreno Barboni (Docente di Teoria e Metodo dei Mass Media all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia) e il regista e documentarista Giuseppe Sterparelli. Tra gli altri incontri, la presentazione del libro “Roberto Nicolosi. Un grande maestro del jazz”, frutto di una ricerca del musicista Paolo Ceccarelli, con la partecipazione della cantante Sara Jane Ceccarelli e del giornalista Alfredo Gasponi. Il programma completo del Festival può essere consultato sul sito del festival www.umbriainvoce.it Info e prenotazioni concerti e seminari: tel 334.9843087 – 339.4076156 email umbriainvoce@gmail.com
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