Un ordine del giorno che chiede al Consiglio comunale di Gubbio di esprimersi contro la cosiddetta riforma Calderoli e a Sindaco e Giunta di inoltrare la “presa di posizione” della massima assemblea cittadina a tutti i livelli istituzionali superiori, fino all’esecutivo di Palazzo Chigi.
E’ quello che il Coordinamento contro l’autonomia differenziata e per la difesa della Costituzione invierà a tutti i consiglieri eugubini per sollecitare la discussione sull’argomento nella prossima riunione consiliare.
“L’attuazione della riforma – si legge nel documento – avrebbe effetti disastrosi, fra cui la creazione di uno Stato iperfederale a differente velocità, aumentando a dismisura il divario già esistente fra le regioni”.
Sui rischi della riforma – ricorda il Coordinamento – già si sono espresse numerose associazioni (fra cui l’ANCI, l’associazione nazionale Comuni), oltre 200 costituzionalisti e migliaia di italiani, visto il successo ottenuto dalla raccolta firme per l’abrogazione.
“Per l’Umbria – prosegue l’ordine del giorno – considerato il già esistente stato di difficoltà, aumenterebbe vertiginosamente la carenza di risorse necessarie ad assicurare i diritti fondamentali dei suoi cittadini. In alcuni settori (sanitario, ambientale e scolastico), gli effetti potranno essere devastanti”.
Per questo si richiede l’impegno dell’amministrazione comunale a tutti i livelli, compreso quello governativo, affinché si possano recepire le fondate riserve degli enti locali sulla nuova normativa.
L’assemblea plenaria del Coordinamento contro l’autonomia differenziata e per la difesa della Costituzione si svolgerà il 20 novembre alle 17,30 nella sede della società Operaia di Gubbio. All’ordine del giorno, la proposta di un percorso di approfondimento sulle diverse tematiche maggiormente toccate dalla legge Calderoli come sanità, istruzione, ambiente, energia, enti locali.
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Ultimo aggiornamento
13/11/2024
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