Domani mattina alle ore 9 il sindaco Filippo Mario Stirati sarà in visita al Laboratorio Analisi dell’Ospedale comprensoriale di Branca, per incontrare medici e operatori e per rassicurare sull’impegno dell’amministrazione presso la Regione Umbria, al fine di scongiurare il declassamento della struttura, soprattutto per quanto attiene la diagnostica. « Ho già espresso rimostranze e preoccupazione al competente assessorato regionale – afferma il sindaco Stirati – chiedendo di rivisitare profondamente la delibera che, così come è stata concepita, risulta per noi inaccettabile». Infatti, sulla base del nuovo Modello Organizzativo prospettato, i laboratori di analisi si articolano in ‘centri Hub’, per esami di elevata complessità ed in ‘centri Spoke’ dove si eseguono esami diagnostici di base, integrati in rete con i ‘centri Hub’. In questo quadro, il laboratorio di Branca è declassato a ‘Spoke’, con una attività di 6-12 ore, non h24 come ora, agganciato a quello di Città di Castello qualificato ‘Hub’. « Il nostro ospedale non può essere considerato un nosocomio ‘polo dell’ emergenza’ – prosegue il sindaco Stirati – al di sotto delle prerogative e dei contenuti organizzativi e sanitari di quello di Città di Castello. Non è immaginabile che il nostro laboratorio analisi, che per quanto ci risulta è al di sopra come numeri della struttura del laboratorio analisi tifernate, diventi una sorta di succursale del nosocomio alto tiberino. E’ un atto che contrasta con quanto affermato lo scorso 4 luglio in occasione della inaugurazione del centro regionale di Fibrosi cistica, quando l’ ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino era stato definito «fiore all’ occhiello della sanità regionale» e « il più cresciuto in tutta l’ Umbria, in termini di prestazioni e di fatturato, grazie all’ ottima organizzazione e alla presenza di realtà di eccellenza ».
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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