Dal primo cittadino la proposta di un partenariato con i due cementifici per accedere a un finanziamento europeo
I fondi del bando serviranno per raccogliere dati utili al rilancio dell’economia eugubina in termini di sostenibilità
GUBBIO (06/10/2021) – Un partenariato con i due cementifici cittadini per accedere a un finanziamento europeo (bando LIFE 2021 SAP CLIMA GOV) i cui fondi serviranno per raccogliere dati utili al rilancio dell’economia eugubina impiegando analisi, tecnologie e strumenti compatibili sia con l’esigenza di mantenere l’occupazione nelle aziende, sia con i regolamenti europei in materia di emissioni e di gas serra. E’ questo il cuore della richiesta che ieri il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ha inoltrato a Colacem e Barbetti e che questa mattina ha illustrato in conferenza stampa insieme all’assessore all’Ambiente Alessia Tasso e alla dottoressa Francesca Breccolotti, che per il Comune di Gubbio si occupa di Finanziamenti Europei e fund raising.
“La Commissione Europea, attraverso il Green Deal – ha spiegato Stirati – si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In questa ottica il Comune di Gubbio sta preparando la domanda per un finanziamento relativo a un progetto che dovrà essere realizzato da aziende, istituti universitari e amministrazioni pubbliche. Per questo abbiamo sottoposto ai due cementifici cittadini una richiesta di partenariato, nella profonda convinzione che solo un dialogo costruttivo e un approccio comune a problemi complessi possa generare risposte efficaci. Ci fa piacere vedere che non solo noi, ma anche le stesse rappresentanze sindacali dei lavoratori sostengano che non si possa ridurre il dibattito solo al tema del CSS ma si debba capire come attrezzarsi per arrivare al 2030, con l’abbattimento delle emissioni, e al 2050, con il raggiungimento della cosiddetta neutralità climatica. Ci è ben chiara la preoccupazione di coloro che lavorano alle cementerie: siamo più che mai sensibili a un tema delicatissimo quale quello dell’occupazione, che oggi, dopo la pandemia e con la crisi verticale della produzione del cemento, è quanto mai dirimente. Anche per questo ci preme costruire un dialogo serio e aperto con tutte le parti, ed è proprio questo che intendevamo e continuiamo a intendere quando parliamo di “ecodistretto”: non certo l’abbattimento delle imprese, non la chiusura dei cementifici, ma la ricerca di un terreno comune ove tutta la comunità possa ragionare su scelte sostenibili. E’ la sostenibilità, infatti, la sfida che l’Europa ci pone e non possiamo fare finta che questo problema non esista. Parlare di sostenibilità e abbattimento delle emissioni naturalmente non vuol dire solo pensare ai cementifici, ma a molti altri fattori: proprio in questi giorni stiamo installando i rilevatori de La Sapienza e del CNR, con il quale abbiamo fatto un accordo per uno studio sulla qualità dell’aria non certo per delegittimare ARPA, ma proprio per avere la più ampia e la più dettagliata delle visioni possibili nell’ottica di una certificazione della nostra qualità ambientale e delle relative matrici in vista della valorizzazione e promozione del nostro territorio”.
Il sindaco ha anche ricordato come, sul tema del CSS, “sia la Regione il soggetto istituzionale destinatario dell’istanza dei due cementifici per l’utilizzo di tale combustibile: è la Regione che ha stabilito l’assoggettabilità a VIA ed è la Regione che elabora il Piano regionale dei rifiuti indicando come chiudere il ciclo stesso”.
Il bando, illustrato nel dettaglio dalla dottoressa Breccolotti, prevede un budget complessivo di 8 milioni di euro, e, come ha sottolineato anche il sindaco, “non prevede certo soluzioni semplicistiche o approcci demagogici. Siamo chiamati tutti ad affrontare queste tematiche con grande onestà intellettuale e libertà di pensiero: non servono dimostrazioni di fedeltà da parte di nessuno, servono autonomia e capacità di dire cose senza fare basse speculazioni politiche”.
Anche il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessia Tasso ha spiegato come “sia centrale il tema della gestione della complessità. L’aspetto partecipativo per questo è importantissimo, vogliamo cercare soluzioni condivise e risposte che non possono essere banali ma devono prendere in considerazione tutti gli attori che entrano in campo. In questo senso abbiamo accolto positivamente la lettera dei sindacati, che in alcuni passaggi coincide letteralmente con quello che da sempre pensiamo e intendiamo parlando di ecodistretto. L’amministrazione crede fortemente nel lavoro condiviso, così come crede nell’operato serio e puntuale di Asl e Arpa: in questa vicenda non esistono parti contrapposte: ci sono le istituzioni, le realtà industriali, i cittadini e la necessità, per tutti, di tutelare ambiente, lavoro e salute”.
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