Iniziativa di mobilitazione contro la chiusura dei centri antiviolenza umbri, giovedì 8 agosto, al Chiostro di San Pietro, promossa da ‘NON UNA DI MENO – GUBBIO’ con il sostegno del Comune, delle associazioni Mentindipendenti, AltraCittà e Quartiere San Pietro. A partire dalle 19 sarà possibile contribuire alla raccolta fondi a sostegno dell’importante opera dei due centri antiviolanza di Perugia e Terni a rischio di chiusura, ascoltando musica, poesia e gustando la ricca aperi-cena allestita in collaborazione con ‘Pasticceria 900’. Hanno aderito all’iniziativa, tra gli altri, le cantautrici Claudia Fofi e la giovane Beatrice Goracci, Gregorio Paffi, Franz Piombino e Maddalena Mosca, i giovanissimi Leonardo Pugno e Stella Merano, l’attrice Carmela De Marte e Giorgia Gigì, Maria Stocchi, Andrea Zoppis, Giampaolo Grassellini e Maurizio Pugno. All’iniziativa saranno presenti anche rappresentanti dei CAV umbri che racconteranno la loro esperienza in prima linea contro la violenza sulle donne. “Per questo ‘NUdM-Gubbio’, oltre alle vie istituzionali per sbloccare i fondi congelati – si legge in un comunicato –vogliamo promuove questa iniziativa con lo slogan ‘LA VIOLENZA NON VA IN VACANZA’, per scongiurare il rischio di chiusura dei Centri e con essi dei Punti di Ascolto presenti in Umbria, come denunciato dall’ associazione ‘Libera…mente Donna’, che attualmente gestisce i due centri. Minaccia sorta in seguito alla mancata erogazione dei finanziamenti previsti, che dovrebbero invece costituire, a nostro parere, una priorità di bilancio nel governo delle città e dell’Umbria, visto il preoccupante aumento dei casi di violenza e abuso sulle donne. L’associazione ‘Libera…Mente Donna’ ha dovuto anticipare le somme per il 2019 e ad oggi non può più proseguire, perciò la situazione è divenuta insostenibile”. Anche l’assessore Simona Minelli interviene ricordando la recente approvazione, il 31 luglio scorso, da parte del Consiglio Comunale della mozione urgente ‘RICHIESTA DI EROGARE TEMPESTIVAMENTE I FINANZIAMENTI PER LA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ DEI CENTRI ANTIVIOLENZA DI PERUGIA E TERNI’: « E’ stato un atto di grande responsabilità politico – istituzionale, poiché la mozione è stata approvata all’unanimità e condivisa da tutti i gruppi di maggioranza e minoranza, anche se i promotori sono stati i ‘Liberi e Democratici’, ‘Scelgo Gubbio’, ‘Socialisti Civici Popolari’. I centri antiviolenza sono baluardo e servizio indispensabile a sostegno di chi subisce abusi e l’impegno contro i tentativi di smantellamento di uno stato di diritto devono trovare compatta la più ampia opposizione trasversale». Ricordiamo che nel 2014 nasce a Perugia il primo centro antiviolenza dell’Umbria, in seguito intitolato a CATIA DORIANA BELLINI, figura di spicco della politica e dell’attivismo sociale. Subito dopo, nasce il centro “Libere tutte” a Terni, grazie al finanziamento del Ministero per le pari opportunità e della Regione dell’Umbria. I centri offrono servizi importanti e fondamentali di ascolto h24 e accoglienza, oltre che consulenze legali, psicologiche, di mediazione, di sostegno.
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