L’amministrazione comunale, nella persona del sindaco che ha seguito da vicino gli sviluppi, esprime soddisfazione per l’epilogo di una vicenda umana, che ha visto il ritorno in patria dei resti del giovane Mansueto Bianconi, deportato nel 1944 nei campi di concentramento nazisti in Germania, dove è morto nel ’45 ad appena 18 anni ed è stato sepolto fino ai nostri giorni: «Si chiude con commozione e partecipazione una vicenda umana toccante, che ha visto l’impegno concreto del Comune, nel seguire passo dopo passo, con successo e in tempi rapidi, l’iter burocratico che ha consentito di riportare in Italia le spoglie dello sfortunato giovane eugubino Mansueto Bianconi. Siamo stati vicini alla famiglia e in particolare ai fratelli Elio e Mario che, dopo anni di ricerche e infruttuosi tentativi, finalmente possono dare sepoltura alle spoglie del loro congiunto, per lungo tempo considerato disperso ». Mansueto, che era sepolto nel cimitero militare a Monaco di Baviera, da oggi riposa, per volontà dei familiari, nel cimitaro di Pietralunga, dove dopo quasi 73 anni, troverà una degna sepoltura.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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