“CGIL CISL UIL sono fortemente preoccupate per la situazione Economica Sociale dell’UMBRIA e in particolare dei territori dell’ALTO CHIASCIO che hanno subito in maniera più pesante gli effetti della crisi, che di fatto si è trasformata in un arretramento del territorio, con la conseguente desertificazione industriale e pesanti ricadute sociali come lo spopolamento e l’arretramento economico di gran parte della popolazione.
Il tessuto produttivo, dell’Alto Chiascio è composto prevalentemente dall’ edilizia, l’industria cementiera, l’elettrodomestico, l’abbigliamento, la ceramica che sono andati in forte difficoltà a partire dalla crisi del 2008, determinando il degrado sociale ed economico attuale, aggravato anche dalla mancanza di adeguate infrastrutture che possano favorire altri settori come il turismo, per cui questo territorio è fortemente vocato, grazie alle sue risorse ambientali, paesaggistiche ed artistiche.
In particolare riteniamo necessario che al più presto vengano fatti gli interventi di adeguamento per la Strada Statale 219 che collega la E45 alla circonvallazione di Gubbio, all’ospedale di Branca, al territorio Gualdese e i territori Marchigiani.
Ancora oggi, dopo la convocazione dei CONSIGLI COMUNALI APERTI della FASCIAAPPENINICA che hanno chiesto lo sblocco degli Investimenti Infrastrutturali giàprogrammati che si erano fermati a causa di una burocrazia farraginosa e una Classe Dirigente incapace a dare soluzioni, che ha fatto scadere il CERTIFICATO AMBIENTALE bloccando l’inizio dei lavori, non si sono registrate novità per l’avvio lavori.
Le OO.SS. ritengono non più tollerabile questa situazione, anche per i pericoli che questa strada rappresenta per chi la percorre una dolorosa realtà che ha come conseguenza una lunga sequenza di incidenti gravi, a volte mortali. E’ per questo che le OO.SS. chiedono alla nuova PRESIDENTE della REGIONE che si faccia carico di trovare rapidamente, una soluzione che permetta la realizzazione degli investimenti e si iniziano i lavori dei tratti già assegnati di questa importante arteria, a partire dall’immediato utilizzo dei 70 milioni già finanziati e il reperimento di ulteriori risorse quantificabili in 220 milioni per il completamento di questa arteria fondamentale per il rilancio di uno dei territori più in difficoltà dell’Umbria.
CGIL CISL UIL oggi sono qui per dire basta a questa situazioneinaccettabile sia per le ricadute sulla sicurezza e tutela degli automobilisti e i residenti, sia per lo sviluppo del territorio.
E’ ora di passare concretamente dalle PAROLE AI FATTI, il tempo è scaduto bisogna CANTIERIZZARE i lavori nel più breve tempo possibile, perché questa importante infrastruttura sia una componente fondamentale per il rilancio Economico della Fascia Appenninica, che come detto è oggi in forte sofferenza soprattutto occupazionale, un intervento che possa contribuire a fermare l’esodo di tanti giovani chein questi anni sono stati costretti ad emigrare per la mancanza di lavoro”.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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