GUBBIO (08/04/2022) – C’erano il Prefetto Armando Gradone, il Questore Giuseppe Bellassai, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del 118, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria in Umbria Massimo D’Angelo, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, l’ingegner Matteo Costantini, i presidenti dell’Associazione Maggio Eugubino Marco Cancellotti, dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci e i presidenti delle Famiglie Ceraiole Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini e Alfredo Minelli ieri pomeriggio a Perugia, in Prefettura, all’incontro del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, del quale poi, alle 21, il primo cittadino di Gubbio ha reso partecipi, in una riunione tenutasi a Palazzo Pretorio, i rappresentanti delle componenti ceraiole. Sul tavolo della discussione col Prefetto la Festa dei Ceri 2022 e le sue modalità di svolgimento.
“Da oggi – ha esordito Stirati all’inizio dell’incontro a Palazzo Pretorio – possiamo dire ufficialmente che nel 2022 tornerà a Gubbio la Festa dei Ceri, ed è questo certamente l’elemento più importante che è emerso a Perugia, e che corona un bel lavoro caratterizzato dalla serietà e dal grande impegno di tutti. Da parte di Prefetto e Questore abbiamo trovato grandissima disponibilità e comprensione piena delle dinamiche e delle logiche della nostra Festa. Forti dei validissimi presupposti del Piano di Sicurezza del 2018, ci siamo posti come interlocutori seri e puntuali, trovando un’apertura e un’attenzione assolutamente non scontate, per le quali ringrazio davvero il dottor Gradone e il dottor Bellassai e il dottor D’Angelo. Soprattutto dal commissario D’Angelo abbiamo avuto forti raccomandazioni sul versante sanitario, che ci portano a confermare, come peraltro già nei giorni scorsi avevamo insieme convenuto, l’esclusione di tutti gli incontri conviviali ufficiali al chiuso. C’è poi stata da parte di tutti – ha proseguito Stirati – una forte indicazione alla responsabilità, che si è concretamente tradotta in un invito pressante a far utilizzare la mascherina FFP2 non certo ai ceraioli, ma a tutti coloro che si assembrano sul percorso dei Ceri e nei luoghi che tradizionalmente maggiormente producono vicinanza e affollamento, che si tradurrà in un’ordinanza in tal senso. La nostra – ha detto a più riprese il primo cittadino – sarà come sappiamo la prima grande manifestazione del folklore che riprende dopo i mesi terribili della pandemia: non possiamo dare certo rappresentazione di una situazione che scappa subito di mano. E, mi permetto di dire, siamo chiamati a un forte senso di responsabilità anche nel ricordo delle migliaia di vittime che il Covid ha mietuto nel nostro Paese, nonché nel rispetto delle tante persone che continuano a manifestare paure, perplessità e timori”.
Nel guardare con soddisfazione all’incontro di ieri con il Prefetto, il sindaco di Gubbio ha sottolineato come “la serietà e l’impegno col quale abbiamo proceduto in questi mesi di lavoro ha pagato: abbiamo fatto, anche grazie all’impegno dell’ingegner Costantini, un lavoro importante e tempestivo, che ha fatto capire da subito a tutti che stavamo marciando in una direzione precisa: la città voleva tornare a vivere la sua Festa dei Ceri, e lo abbiamo detto e ci abbiamo lavorato in mesi e in periodi nei quali sembrava impossibile anche parlarne”.
Un coro unanime di soddisfazione per il risultato raggiunto si è levato da tutte le componenti presenti ieri all’incontro: il presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci ha parlato di “un giorno importante che premia la grande sinergia del lavoro fatto finora: tutte le voci, anche quelle differenti, sono state sempre trasformate in energia positiva, nell’intento vero e unitario di continuare a tramandare e trasmettere i valori della nostra Festa”. Del bel clima trovato a Perugia in seno al Comitato ha parlato il presidente dell’Associazione Maggio Eugubino Marco Cancellotti, al quale si sono uniti anche i tre Presidenti delle Famiglie Ceraiole, Ubaldo Minelli, Patrick Salciarini e Alfredo Minelli, concordi insieme ai tre Capodieci designati per il 2020 e ai Capitani Eduardo Amadei e Paolo Procacci nel giudicare positivamente sia l’incontro con Gradone sia il lavoro fatto negli scorsi mesi dalle componenti ceraiole. “Importante, pur nel clima di grande festa – hanno sottolineato – sarà comunque far passare il messaggio di attenzione e sobrietà. Non è un “tana liberi tutti”, ma la possibilità concreta di riavere la nostra Festa senza dimenticare il senso di responsabilità e l’uso della mascherina”. Tutti hanno ringraziato l’ingegner Costantini per il lavoro svolto e per la cura nella preparazione del Piano di Sicurezza. Prossimo appuntamento per le componenti ceraiole sarà ora dopo la Pasqua, con un incontro esteso anche ad altri protagonisti della Festa utile a definire i dettagli del ritorno, tanto atteso e ora finalmente concreto, dei Ceri a Gubbio.
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