Quale futuro per i beni comuni

Incontro-dibattito con Luigino Bruni sabato 17 febbraio 2024, ore 17 ex-refettorio, Biblioteca Sperelliana
13/02/2024

È nata a Gubbio una nuova associazione: Per i beni comuni. Ambiente, lavoro, cura. Ad essa
hanno dato vita quei cittadini che negli ultimi anni si sono impegnati attivamente per la difesa
delle matrici ambientali del nostro territorio e per la tutela della salute da tutte le fonti di
rischio, prima fra tutte l’inquinamento. A questo primo nucleo si sono aggiunti tanti altri
cittadini sensibili e le iscrizioni sono aperte.
Si tratta di una pura espressione della società civile, ovvero di quella preziosa dimensione delle
società occidentali che sta tra lo stato e il mercato, frutto spontaneo della storia del nostro paese
e della nostra città. Senza una società civile attenta e partecipe, la politica non può avere la
sua autonomia e la democrazia rischia di diventare una pura forma, non rappresentanza ma
rappresentazione.
Il nome scelto per l’associazione dice anche qual è il suo programma statutario: difendere i
beni comuni, quei beni che non sono la somma dei beni individuali, ma beni che vengono
prima e dopo i beni privati e quelli pubblici. L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, la
salute, i boschi, la bellezza dell’arte e del paesaggio, l’ambiente naturale, ma anche la fiducia
tra le persone, così come anche internet, i software liberi, le reti comunicative, la qualità del
dibattito pubblico, il senso civico di chi paga le tasse, e così via. Dalla loro qualità dipende la
qualità della vita, per tutti, soprattutto per i giovani, i figli, i nipoti, le generazioni future.
Per tenere a battesimo la nuova associazione e per contribuire anche allo scenario delle
prossime elezioni amministrative, abbiamo organizzato un incontro-dibattito, coordinato dal
giornalista Gianluca Sannipoli, che sarà aperto dalla relazione di Luigino Bruni, uno dei più
importanti economisti italiani, rappresentante illustre della scuola di economia civile a livello
internazionale, animatore della Economy of Francesco voluta da Papa Francesco, intellettuale
di ampio respiro, una delle voci più originali e autentiche del panorama culturale nazionale.
La tragedia dei beni comuni. Quali vie di uscita, questo il titolo della sua relazione. Il nostro
tempo è il tempo dei beni comuni che sono indispensabili ma fragili, minacciati da uno
sfruttamento avido e unilaterale che ha bisogno di ritrovare nella comunità, nella cooperazione,
nella solidarietà, appunto nella società civile, dei contrappesi al mercato che, come è stato
detto, è un ottimo servo ma un pessimo padrone.
Dopo la relazione di Bruni ci sarà un intervento di Francesco della Porta, economista,
presidente neo eletto della nuova associazione, che declinerà il tema della tutela dei beni
comuni nella nostra città e nel nostro territorio: una magnifica bioregione da conoscere, amare,
proteggere, e in cui continuare a vivere e lavorare.
Poi seguirà un dibattito, ma non nel senso rituale di tutti gli inviti. Si vorrebbe davvero che
partecipassero tutti i cittadini, tutte le associazioni, tutti i partiti politici che hanno a cuore il
presente e il futuro della nostra comunità. Noi siamo aperti ad un confronto con tutte le forze
politiche e culturali, tesi più a trovare insieme ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide,
nella prospettiva del bene comune.

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Ultimo aggiornamento
13/02/2024