Bilancio positivo e lusinghiero per gli appuntamenti con la ‘lirica tascabile’ di ‘PocketOpera’, che ha visto eseguite sei repliche de ‘LA CENERENTOLA’ di Rossini con un libero adattamento per avvicinare alla musica lirica un pubblico vasto. Sei gli spettacoli a Gubbio e sul territorio, ma anche nei Comuni vicini: coinvolte le frazioni di Ponte d’Assi il 19 luglio, di Torre Calzolari il 2 agosto e di Semonte il 3 agosto, mentre il 20 luglio è stato il Chiostro di S. Pietro ad accogliere i protagonisti dell’evento; suggestivi effetti di luce ci sono stati nella piazza del Comune di Scheggia la sera del 21 luglio e le repliche si sono esaurite nella magica piazzetta di Fossato di Vico che, seppure piccola nella dimensione, ha fatto vivere il 4 agosto una forte emozione ai tanti presenti. A tracciare il bilancio della manifestazione e a rilanciare, proseguendo nell’idea di progetti innovativi per la lirica, è il presidente dell’associazione di ‘PocketOpera’ Senatore Aldo Sartori: «Proprio a seguito di questo successo, sostengo con forza, come già affermato in altre occasioni, l’idea di istituire a Gubbio un centro di produzione lirica ‘PocketOpera’, disponendo di un teatro con una forte tradizione musicale nel campo del melodramma tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900; per aver dato i natali ai due fratelli tenori Procacci, che hanno girato il mondo; per avere una scuola comunale di musica e una società come ‘Juji servizi per lo spettacolo’, che attualmente gestisce il teatro comunale di Gubbio e opera con alta professionalità nel settore del teatro e anche per la possibilità di coinvolgere gli studenti dei Corsi Moda degli Istituti Superiori, per fare progettazione e realizzazione di costumi di scena. Circa il bilancio de ‘LA CENERENTOLA’ – prosegue Sartori – voglio ricordare che gli spazi di allestimento sono stati offerti gratuitamente in ogni sede di rappresentazione, e gli obiettivi posti dall’associazione sono stati raggiunti e anche superati per molteplici motivazioni. Aver avvicinato circa 1.000 persone in una unica operazione culturale non è cosa da poco, sottolineando che mai, credo, ci siano state sei repliche di uno stesso programma nel nostro territorio. Non solo abbiamo portato un linguaggio, quello lirico, seppure in pillole, ma corpose (nel totale della rappresentazione che ha durato un’ora e mezza la musica ha coperto 45/50 minuti), ad un pubblico che mai aveva potuto apprezzare quella musica, ma il teatro è andato tra la gente e, come aveva sottolineato il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, diventa «un’operazione che ‘cuce’ il territorio e dunque ha, oltre che una valenza culturale, anche una connotazione sociale aggregativa. Progetti come questo, offrono un innalzamento culturale e un’opportunità di crescita». Il regista Antonio Petris, con il supporto tecnico di Luca Berettoni, ha costruito un allestimento con valore ‘pop’ per arrivare nei luoghi con un furgone mobile, come un novello ‘carro di Tespi’, che era struttura del teatro nomade popolare e la proposta, davvero originale, di creare ed utilizzare costumi di carta e di stoffa insieme, hanno dato un segno che va oltre la formale e tecnica operazione registica. Il fatto di essere stati formalmente e sostanzialmente supportati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, come propositori di un progetto originale ed innovativo, ci convince che le nostre idee, sulle quali abbiamo lavorato partendo da zero, hanno avuto il giusto riconoscimento. La formula (o meglio il “format”) ‘Pocket’, che riassume l’opera, pur fedele al contesto della trama e della partitura, e la scompone interpretandola in un racconto recitato e affiancato dalla musica scritta dai nostri grandi autori, è stata accolta con un consenso unanime ed entusiasta tanto che abbiamo notato in alcuni luoghi, come a Scheggia, dove lo scorso anno avevamo proposto ‘Elisir d’Amore’, una presenza di pubblico abbondantemente più numeroso, con la richesta di riproporre nuovi appuntamenti! Ma non solo: abbiamo saputo della presenza, tra il pubblico, di alcuni personaggi importanti nel campo della musica; ci risulta un loro convinto apprezzamento ed augurio affinché si prosegua nel progetto. Infine, il bilancio economico, grazie a chi ci ha aiutato e ha dato volontariamente il suo contributo, si è materializzato come previsto e quindi si ipotizza un tranquillo dato di pareggio. Vogliamo ringraziare i Comuni di Gubbio, di Scheggia-Pascelupo e di Fossato di Vico, i partner (SOMS, i circoli Anspi di Ponte d’Assi e Torre dei Calzolari, le associazioni Semonte, Ad Ensem, e la Gubbio Cultura Multiservizi), gli sponsor che hanno voluto sostenere il progetto culturale (Funivia, Fidoka, Erbosanitaria, Antichità Rossetto, Famigliamici, Ottica Salciarini e ProgettoCasa) e l’Assemblea legislativa della Regione Umbria. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Mi sembra giusto ricordare quanti hanno, materialmente, costruito questo importante e grande evento: il regista, i cantanti, la brava pianista e il gruppo teatrale ‘Semon’ Teatro – Y. Cernicchi’. Non resta che mettersi al lavoro per le prossime produzioni! ».
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