Uomo ironico, colto, animato da grandi passioni: il professor Barbi lascia un grande vuoto nel panorama culturale cittadino.
“Una figura di riferimento per la città, grazie anche ai suoi lavori di ricerca sulla Festa dei Ceri e sulle nostre tradizioni”
GUBBIO (15/01/2021) – “Un uomo ironico, colto, animato da pura passione per tutto ciò che faceva, con un profondo senso della ricerca e un amore smisurato per la scoperta”: con queste parole il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ricorda il professor Adolfo Barbi, scomparso ieri pomeriggio.
“Il professor Barbi è stato il mio insegnante di Scienze al Liceo – ricorda Stirati – e, oltre a ricordarlo con grande affetto personale, mi preme sottolineare come sia stato una figura di riferimento per tutta la città, grazie anche ai suoi pregevolissimi lavori di ricerca e di ricostruzione storica della Festa dei Ceri. Le sue pubblicazioni sulla Festa ci hanno lasciato un autentico patrimonio di cultura e storia locale”. Legatissimo alla città di Gubbio e alle sue tradizioni, il professor Barbi, prosegue il sindaco, “ci lascia anche importanti ricerche, fatte a Forlì, sulla figura di Giuseppe Mazzatinti, filologo, bibliografo e bibliotecario eugubino che diede il nome al nostro Liceo. Barbi era un uomo brillante, poliedrico, amante della scoperta, curioso, pieno di molteplici interessi, e in tutto ciò che faceva metteva grande passione, attenzione, intensità: un altro grande eugubino che se ne va, e che andando via lascia un grande vuoto nel panorama culturale cittadino”.
Il sindaco Stirati ha deciso di intitolare al professor Adolfo Barbi il Centro di documentazione e studio sulla Festa dei Ceri della Biblioteca Comunale Sperelliana, in omaggio e in ricordo dei suoi pregevolissimi lavori di ricerca e di ricostruzione storica della Festa e delle sue origini.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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