Amministrazione e gruppi di maggioranza prendono posizione in merito alle recenti esternazioni sui presunti aumenti delle tariffe
La Tari è stata inviata, a differenza dello scorso anno nel quale era previsto acconto e saldo, con un unico avviso che prevede tre rate
GUBBIO (16/08/2021) – In merito alle recenti esternazioni in alcuni casi a mezzo stampa riferite a presunti aumenti della TARI per l’anno 2021, l’amministrazione comunale e i gruppi consiliari di maggioranza (Liberi e Democratici, Scelgo Gubbio, Socialisti Civici e Popolari, Democratici per Gubbio) ritengono doveroso chiarire quanto segue: la tassa rifiuti TARI è un tributo ad intera copertura del servizio, questo significa che il costo che l’ente sostiene per la gestione nel suo complesso deve essere coperto dall’entrata tributaria. Il suo importo sia per il 2020 che per il 2021 è stato pari a circa 4.300.000 euro.
Le tariffe da applicare vengono calcolate con modalità determinate per legge e, in base a quanto previsto dalla recentemente costituita ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), con criteri che hanno validità sull’intero territorio nazionale. ARERA ha anche compito di controllo e validazione dei Piani economici e finanziari che annualmente ad essa vengono inviati.
La TARI 2021 è stata inviata, a differenza dello scorso anno nel quale era previsto un acconto e un saldo, con un unico avviso che prevede il pagamento in tre rate le cui scadenze sono indicate nello stesso e più precisamente 31 agosto, 2 novembre e 3 gennaio.
Per le utenze domestiche la tariffa si compone di due parti, una parte fissa che tiene conto delle dimensioni in mq dell’abitazione, una parte variabile che tiene conto dei componenti del nucleo familiare. In termini generali, all’aumentare delle dimensioni dell’abitazione e del numero dei componenti della famiglia, aumenta l’importo della TARI.
A partire da questo anno, il metodo ARERA ha imposto un diverso equilibrio tra parte fissa e variabile, aumentando il peso che hanno le dimensioni dell’abitazione rispetto a quelle relative ai componenti della famiglia. Questo ha comportato, per i soli utenti possessori di immobili aventi dimensioni maggiori di 200 mq, gli scostamenti della TARI 2020 rispetto alla TARI 2021. Tutti gli altri utenti hanno potuto vedere una invarianza del costo, se non, addirittura, una sua diminuzione. Una famiglia tipo di 4 persone che vive in un’abitazione di circa 120/150 mq, ha quest’anno un risparmio di circa € 9,00.
Tutto ciò si lega a inevitabili considerazioni di carattere amministrativo: la TARI di Gubbio è tra le più basse dell’intera regione Umbria e negare questo dato matematico corrisponde a dire una autentica falsità. Il servizio offerto dal Comune di Gubbio e pagato dalla TARI è un fiore all’occhiello per questa amministrazione e ha portato, in 6 anni e con una invarianza di costo, la percentuale di raccolta differenziata dal 40%, situazione penosa su scala umbra, al 70,5%, sopra la media dell’intera regione. In più, per andare incontro alle esigenze di quei nuclei familiari che per effetto della pandemia hanno riscontrato difficoltà economiche, l’amministrazione ha previsto degli sgravi calcolati sul reddito ISEE, oltre a quelli previsti per le utenze non domestiche i cui avvisi non sono stati ancora inviati.
Amministrazione comunale e gruppi consiliari di maggioranza respingono dunque con forza le strumentalità uscite, rivendicando quello che è stato uno dei punti cardine dell’azione amministrativa, l’aver cioè investito e migliorato radicalmente la raccolta differenziata nella nostra città.
Condividi