VICE SINDACO CECCHETTI: OCCORRE FARE CHIAREZZA SU DINAMICHE DELLA LITE TRA DUE GIOVANI DEL ‘PROGETTO SPRAR’ FERITI E GIA’ DIMESSI

11/12/2018

Sulla vicenda della lite scoppiata  nei giorni  scorsi tra due  giovani del  Bangladesh ospiti dello SPRAR, il sistema di accoglienza per  richiedenti asilo e rifugiati,  interviene  con una nota la vice sindaco Rita Cecchetti:  «Occorre fare chiarezza su alcune notizie prive di fondamento e ristabilire le dinamiche dei fatti, così come accadute,  peraltro ancora oggetto di approfondimento da parte dei soggetti preposti. Va detto che entrambi i feriti sono stati dimessi dalle strutture ospedaliere  e  destinati a due residenze  diverse per evitare ulteriori contatti, uno a S. Marco e uno a Casamorcia, che insieme a Coppiolo sono le tre  sedi  che ospitano gli attuali 18 migranti.   Tutti, compresi i due feriti,  hanno  regolare permesso di soggiorno.  E’ chiaro che una volta stabilite le dinamiche, si procederà con gli opportuni provvedimenti disciplinari e con la revoca dell’accoglienza, in quanto uno dei punti fermi del regolamento dello SPRAR è il divieto assoluto di ogni forma di violenza.  Peraltro, va precisato che una simile circostanza non si era mai verificata né tra i due soggetti coinvolti né in altri casi.  Il  progetto SPRAR,  attivo da circa 3  anni,   si è rivelato un ottimo strumento di accoglienza e integrazione,  con attività di varia natura a favore della collettività eugubina, dalla partecipazione a  iniziative culturali ai lavori prestati nel campo della manutenzione di opere pubbliche e del verde.  Comunque, per dovere di cronaca, a chiamare il 118 sono stati gli stessi operatori dello SPRAR e al momento della colluttazione e fino all’arrivo dei soccorsi,  i vicini non si erano nemmeno accorti dell’accaduto,  pertanto  non c’è  stato  nessun parapiglia come affermato da qualcuno. Ricordiamo che  l’adesione  da parte del Comune  al  progetto SPRAR  –  Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati,  consente  la gestione di  un’ accoglienza controllata  nel territorio eugubino di migranti  in protezione internazionale, in accordo con la Prefettura e sulla base del decreto del Ministero dell’Interno:  una via maestra che mette al riparo, per contenuti e procedure seguite, da arrivi incontrollati.  Riteniamo pericoloso e demagogico   oltre che contrario  ad ogni etica di civiltà e di solidarietà, alzare polveroni che fanno leva strumentalmente su paure diffuse. E’ nostro dovere di cittadini e amministratori dare risposte ai problemi della collettività, consapevoli che esiste  una modalità di scambio reciproco.  Positivo è stato infatti l’utilizzo delle unità presenti  sul territorio eugubino in attività lavorative di volontariato,  utili al  benessere generale, in  base alle competenze e attitudini, a supporto del patrimonio dell’ente comunale o presso associazioni che si sono rese o si renderanno disponibili. Agiamo sulla base di accordi internazionali e leggi di tutela,  a garanzia sia  degli ospiti che della popolazione e dell’ente ospitante, con la massima trasparenza e una gestione appropriata, anche da parte di organi superiori ».

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Ultimo aggiornamento
21/12/2021