Descrizione
Premesso e ribadito
- che gli incidenti sul lavoro restano una piaga in Italia (proprio oggi il quotidiano più diffuso dell’Umbria titola a tutta prima pagina “Morti bianche, triste primato”), mietono vittime, generano sofferenza e dolore quasi esclusivamente nelle fasce sociali più esposte al ricatto del lavoro, a qualsiasi costo, anche della vita;
Ricordato che
- Il 7 maggio 2021, a seguito della devastante esplosione verificatasi presso il laboratorio della ditta “Green Genetics” situato nella campagna eugubina, sono decedute due persone ed hanno riportato menomazioni e gravi ferite altri lavoratori, prevalentemente giovanissimi;
- nell’immediatezza del fatto e nelle giornate seguenti tutta la città, in ogni sua componente, i giovani amici delle vittime, le rappresentanze sindacali, le istituzioni regionali e locali, Comune in primis, hanno espresso cordoglio e sdegno per l’accaduto, con toni partecipati di vicinanza alle famiglie delle vittime;
- l’Amministrazione Comunale di Gubbio, opportunamente ed immediatamente, indisse il lutto cittadino. A proposito si riporta testualmente quanto riferito dall’emittente locale il giorno 8 maggio: “Sarà lutto cittadino a Gubbio per la grave esplosione alla Green Genetics, costata la vita a due persone, con tre feriti ricoverati in strutture ospedaliere.
Lo ha detto il sindaco Filippo Stirati stamani in collegamento durante il Tg Mattino di TRG.
“Sono profondamente colpito – ha affermato il primo cittadino – È veramente tragico pensare a questi giovani che sono disperatamente alla ricerca di un futuro e che cercano in tutti i modi di darsi un lavoro, un progetto, un’opportunità. Pensare a questo e assistere a quella rovina e disperazione dei familiari, genitori, figli, per me è stata una prova che non dimenticherò più.”
Richiamato che:
- dopo le approfondite indagini sono stati rinviati a giudizio cinque persone per gravissimi reati, ivi compreso omicidio e lesioni dolose;
- Il giorno 25 maggio 2023, più di un mese fa, si è tenuta, difronte alla Corte d’Assise presso il Tribunale di Perugia, la prima udienza del processo dedicata alle cosiddette questioni preliminari, tra cui l’ammissibilità delle richieste di costituzione di Parte Civile, con scadenza dei termini;
- oltre alle famiglie delle vittime direttamente interessate, ha avanzato richiesta di costituzione di Parte Civile esclusivamente l’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), che è stata ammessa;
Sottolineato che
- in esito all’udienza ha suscitato sorpresa e stupore l’assenza dei Sindacati e dell’Amministrazione Comunale di Gubbio, come riportato e segnalato anche nei resoconti giornalistici di stampa e telegiornali regionali che seguono da vicino la vicenda;
- in particolare ha colpito la latitanza del Comune di Gubbio, sia in riferimento alle dichiarazioni del Sindaco e le iniziative di due anni or sono, sia alla rinuncia di portare e rappresentare i sentimenti della comunità eugubina profondamente scossa dalla atroce violenza di quel fatto che è assurdamente limitativo derubricare ad incidente sul lavoro;
- oltre a ciò, e di più, l’assenza della rappresentanza cittadina fa venir meno la vicinanza ed il sostegno della Città alle famiglie devastate dalla trageda, lasciando di fatto sole persone nelle aule di tribunale, generando ulteriore pesantezza che andrà ad aggravare un percorso che rappresenta “ogni giorno una via crucis, una grande via crucis” come ha dichiarato un familiare strettissimo di una delle giovani vittime al Tg3 Umbria.
Per quanto sopra esposto chiedo al sig. Sindaco di conoscere
le ragioni per le quali l’Amministrazione Comunale non ha ritenuto opportuno costituirsi parte civile nel Processo per i fatti in questione che hanno causato morte, mutilazioni, ferite, non solo fisiche, a molti giovani che volevano semplicemente guadagnare qualcosa lavorando, e toccato e scosso nel profondo l’intera comunità eugubina.
Gubbio 3 luglio 2023
Orfeo Goracci
Consigliere Comunale di Gubbio rinasce libera e giovani territorio ambiente
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Ultimo aggiornamento: 17 ottobre 2024, 10:41