“Dalla Regola dei Chierici allo Statuto del 1338: l’accoglienza a Gubbio fra impegno cristiano e dovere laico”

“Gli amministratori di Gubbio medioevale, provenienti da uno strato sociale ricchissimo di buon senso, eletti democraticamente, ci hanno lasciato di quei secoli un’impronta notevole, nei documenti cartacei (Statuti, Brevi delle varie Arti) e architettonici. Sana amministrazione, che aveva una visione chiara dei problemi e del modo di risolverli. Potevano le autorità laiche o religiose rimanere insensibili difronte alla necessità di portare aiuto ai meno abbienti?”
(P.L. Menichetti, I 50 ospedali di Gubbio, 1975)

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