Dal 17 al 31 ottobre, al Museo Diocesano di Gubbio, sarà possibile visitare l’esposizione artistica di Davide Bernardini, dal titolo “Oltre la percezione”, voluta e promossa dall’Associazione Culturale La Medusa. Le opere, esposte da Davide Bernardini, si presentano al visitatore della mostra in un’ alternanza di policromia e di monocolore. Muovendosi tra le sue opere, d’impatto, sembra che i due ordini pittorici siano disgiunti l’uno dall’altro. Ma non è così. Come il titolo stesso della mostra indica “oltre la percezione”, l’osservatore attento si accorge che le due prospettive, dalle quali l’animo inquieto dell’artista guarda il mondo che lo circonda, hanno un unico punto focale in comune: l’orrore ed il rifiuto del contesto sociale nel quale, ancora oggi, l’uomo continua a vivere. Soprattutto la parte monocromatica esalta il senso dell’avvilimento per lo stato di impotenza rispetto alle forze negative che predominano nel mondo e, come in una tragedia greca, la ineluttabilità di una sorte che costringe l’uomo attraverso passaggi tortuosi e spesso dolorosi. Davide Bernardini si ribella a tutto questo, il suo animo freme e all’improvviso in una esplosione di colori, con tratti potenti e decisi invade la tela ed appare il suo urlo. Qui il senso conduttore della sua produzione sembra perdersi, ma ancora una volta non è così… guardando dietro il groviglio dei tratti e degli spazi, l’autore ci fa quasi toccare con mano il risultato della sua esperienza umana che appare come una meditazione e si confronta con chi lo osserva: egli non cerca una via di fuga perché la realtà e, la Storia lo dimostra, “È” Una selva intrigata si ergerà sempre, e sempre più alta a coprire l’orizzonte. Cosa c’è oltre la percezione? Qui scatta la genialità dell’artista che, sia pure con l’utilizzo dell’ironia e del grottesco ci dice che una bellezza esiste. Osserviamolo quando descrive volti umani. Il nostro animo si placa e lentamente, per i tratti forzatamente marcati, si sofferma, con grande piacevolezza, sui loro lineamenti; i volti pur mostrando le tracce del loro vissuto, in una convinzione decisa, esprimono che sono andati oltre la percezione. Solo lì è possibile recuperare i frammenti sparsi della grande rottura e ricomporli nella bellezza di una armonia cosmica. Per informazioni sulla mostra di Davide Bernardini, contattare la segreteria del Museo Diocesano al numero 0759220904
Fonte: Associazione Culturale La Medusa
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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