In occasione delle celebrazioni per la Traslazione di S.Ubaldo, è istituito per martedì 11 settembre un apposito servizio navetta, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, per agevolare l’afflusso di persone che parteciperanno alla cerimonia, percorrendo il tratto dal bivio del Parco di Coppo alla Basilica e viceversa. Ricordiamo che fu Papa Celestino II che, con apposita bolla, il 5 marzo 1192, lo canonizzò, annoverandolo tra le figure esemplari della fede cattolica e chiedendo agli eugubini di festeggiarlo, con ‘hilariter’, cioè con gioia. L’11 settembre 1194 il corpo di S. Ubaldo fu trasferito sul monte Ingino, in una chiesetta edificata nei pressi della pieve di San Gervasio. Fu il vescovo Bentivoglio ad assumere questa decisione. Da allora l’Ingino diventò il “Colle eletto dal Beato Ubaldo”, come lo chiamerà Dante nell’XI canto del suo Paradiso: il monte scelto da S. Ubaldo perché gli eugubini di tutte le generazioni potessero rivolgere verso lassù lo sguardo, fiduciosi. Durante i secoli seguenti a quella data, il corpo di Sant’Ubaldo venne riportato in città solo cinque volte: nell’agosto 1919, in occasione della fine della prima guerra mondiale, nel settembre 1929 per festeggiare solennemente l’ottavo centenario della consacrazione di S. Ubaldo a Vescovo di Gubbio (1129); nel maggio 1960 in occasione dell’ottocentenario della morte, nel settembre 1986 in occasione del nono centenario della nascita, e, infine, nel settembre 1994 a ricordo della “traslazione” avvenuta otto secoli prima.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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