Wajdi Mouawad, l’autore, attore e regista teatrale, direttore del Théâtre National de la Colline di Parigi, uno dei teatri più importanti della scena francese, a partire dal 16 marzo, ha iniziato a pubblicare pagine di un suo diario di confinamento. Un diario di grande levatura drammaturgia, intimo e allo stesso tempo universale che irradia teatro e che racconta il presente proponendoci nuove strade di comprensione.
Dopo aver condiviso con lo Schaubühne di Berlino e il giapponese Shizuoka Performing Arts Center la pagina del 18 maggio, MERCOLEDÌ 20 MAGGIO, ALLE ORE 16, in esclusiva per il Teatro Stabile dell’Umbria, Mouawad rivelerà al nostro pubblico la venticinquesima giornata del suo JOURNAL DE CONFINEMENT, tramite una versione video sottotitolata in italiano e francese che potrà essere vista contemporaneamente sui siti web e i social network dello Stabile umbro e su quelli del teatro parigino.
La scelta di condividere Le Journal de confinament nasce anche dal desiderio di accorciare le distanze tra persone e Paesi attraverso lo strumento della cultura. Pagine commoventi e meravigliose che partono dall’esperienza di Mouawad con il padre, parlano dei sentimenti che questa pandemia ha suscitato nelle persone anziane chiuse nelle case di riposo, della loro solitudine, della loro fragilità e dell’incubo che consisterà a scegliere chi, tra la gioventù e la vecchiaia, tra l’economia e la vita dei più fragili, ci toccherà sacrificare.
Il direttore del TSU Nino Marino, profondamente toccato dalla scomparsa dell’attore Michel Piccoli vuole dedicare a lui queste toccanti pagine di Wajdi Mouawad: “Un amico del nostro teatro, gli spettatori l’avevano conosciuto al Morlacchi nel 2005 per lo spettacolo Ta Main dans la mienne di Peter Brook, è poi tornato nel 2015 al Teatro Cucinelli di Solomeo con lo spettacolo Gainsbourg poete majeur insieme a Jane Birkin. Rammento le nostre passeggiate a Perugia, le chiacchierate, i ricordi emozionati e condivisi sul grande maestro Patrice Chereau, gli abbracci e l’amicizia. Un incontro che porterò con me per sempre a testimonianza della potenza del confronto umano e artistico che ha il potere di farti vedere il mondo con colori inediti, mai visti.”
Da mercoledì 20 maggio prosegue anche TE LO DICO ALL’ORECCHIO, l’iniziativa di teatro al telefono, che vede gli attori del Teatro Stabile dell’Umbria, chiamare, su prenotazione, il pubblico per leggergli poesie, teatro e, letteratura.
Iniziato la scorsa settimana, il progetto sta riscuotendo molti apprezzamenti, nei primi cinque giorni ci sono state moltissime richieste, e sono numerosi coloro che si prenotano nuovamente per un altro appuntamento.
Le proposte degli attori spaziano dalla prosa alla poesia, dagli autori classici a quelli contemporanei, da brani celebri a quelli inediti, solo per citarne alcuni: Morte a credito di Céline, Il cuore rivelatore di Poe, La montagna incantata di Thomas Mann, Il giovane Holden di J.D. Salinger, Wanda di Luttazzi (da Adenoidi), Gli amori difficili di Calvino, Il ritratto di Dorian Gray di Wilde, Alla ricerca del tempo perduto di Proust, Gente di Dublino di Joyce, Il coltello di Grossman, Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer, Open di Andre Agassi, Novecento di Baricco, Il giardino dei Finzi Contini di Bassani, La vagabonda di Colette, Giorni Felici di Samuel Beckett, Sui danni del tabacco di Cechov, La Traviata di Lella Costa.
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Ultimo aggiornamento
21/12/2021
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