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GUBBIO (22/07/2025) - Una conferenza stampa partecipata e ricca di contenuti ha dato ufficialmente il via, questa mattina a Perugia, alle celebrazioni per il centenario della nascita di Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura e figura cardine del teatro e della cultura mondiale. L’incontro, ospitato nella suggestiva Sala dell’Orologio della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha acceso i riflettori su un progetto ambizioso che vedrà Gubbio protagonista accanto a grandi città italiane e sedi internazionali.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il vicepresidente della Regione Umbria con delega alla Cultura, Tommaso Bori, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Marco Pierini, l’assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Paola Salciarini, il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e dei Musei dell’Umbria, Costantino D’Orazio, Mattea Fo, presidente della Fondazione Dario Fo e Franca Rame, e Stefano Bertea, direttore degli Archivi della stessa Fondazione.
Il ricco programma di eventi previsti per il 2026 e 2027 sarà curato dalla Fondazione “Dario Fo e Franca Rame” vedrà Gubbio ricoprire un ruolo di primo piano nel panorama nazionale delle celebrazioni. La città umbra, legata profondamente alla biografia e alla vita familiare di Dario Fo, sarà uno dei cuori pulsanti delle commemorazioni, confermandosi crocevia di cultura, teatro e memoria civile.
A sottolineare l’importanza di questo legame è stata l’assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Paola Salciarini, che ha ribadito con forza il valore simbolico e reale della presenza di Dario Fo nel territorio eugubino: “Gubbio ha un rapporto speciale con la famiglia Fo, un legame iniziato oltre quarant’anni fa con la nascita della Libera Università di Alcatraz, fondata da Jacopo Fo sulle nostre colline. In quel luogo si sono intrecciati arte, riflessione, sperimentazione culturale, ed è lì che Dario e Franca hanno scelto di vivere e creare, intrecciando le loro battaglie civili con la nostra terra. Per questo - ha aggiunto - è naturale che Gubbio faccia parte, con orgoglio e responsabilità, di questo grande progetto celebrativo”. L’assessore Salciarini ha poi ricordato il progetto Kore de Alcatraz, del quale il Comune di Gubbio è partner, che offre supporto sociale alle donne in difficoltà che hanno subito violenza, sottolineando il valore della “collaborazione con la Fondazione Fo-Rame anche dal punto di vista sociale, con richiamo ai principi ispiratori della vita di Dario e di Franca”.
Il 26 settembre di quest’anno il Comune di Gubbio, in collaborazione con la Diocesi e altri partner istituzionali, inaugurerà nella Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli una mostra dedicata a San Francesco e il Lupo, al cui interno verrà esposta un’opera di Fo rappresentante l’episodio eugubino della via del Santo, e nel corso del 2026 lo stesso Palazzo dei Consoli ospiterà una grande mostra dedicata all’opera e alla figura di Dario Fo, con particolare attenzione al suo rapporto con l’Umbria e con Gubbio.
Oltre alla mostra, sono previste rappresentazioni teatrali, incontri, masterclass e laboratori rivolti ai giovani, a testimonianza di una volontà precisa: fare memoria viva dell’eredità Fo-Rame, portandola nelle scuole, nelle piazze, nei teatri e nelle comunità. Un’eredità che parla ancora oggi di diritti, partecipazione, satira e libertà di pensiero.
Il progetto nazionale, che include anche il format internazionale “100 anni per 100 Paesi”, coinvolgerà oltre cento eventi diffusi in Italia e all’estero, dimostrando l’universalità di un linguaggio che ha saputo attraversare confini e generazioni. “Parliamo di un repertorio teatrale - ha sottolineato Mattea Fo - che è stato tradotto in 54 lingue, con oltre 7.000 produzioni in 78 Paesi diversi. Il Centenario sarà l’occasione per rendersi conto visivamente di quanto mio nonno Dario Fo sia conosciuto nel mondo e per avvicinare le nuove generazioni, soprattutto italiane, all’enorme eredità che Dario e Franca ci hanno lasciato”.
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Ultimo aggiornamento: 22 luglio 2025, 17:28