Descrizione
A cento anni dalla scomparsa di Deiva De Angelis (1884-1925) il Comune di Gubbio e la Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell'Università degli Studi di Perugia organizzano presso il Complesso di San Benedetto a Gubbio, sede della Scuola di Specializzazione, venerdì 28 marzo 2025, alle 17.00 in collaborazione con Mediavideo una giornata di studio aperta al pubblico e dedicata alla pittrice, una delle figure più affascinanti del panorama artistico italiano del primo Novecento. L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali della Prof.ssa Cristina Galassi, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università di Perugia, e della Dott.ssa Paola Salciarini, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Gubbio.
A seguire verrà proiettato il documentario “DEIVA” realizzato da Gianluca Sannipoli e prodotto da Mediavideo Gubbio, che ripercorre la vita e il percorso artistico della pittrice. Appuntamento centrale della giornata sarà invece l’intervento della Prof.ssa Alessandra Migliorati, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia e Vice Direttrice della stessa Scuola, che offrirà un’analisi storico-critica dell’opera di Deiva.
La biografia di Deiva De Angelis è stata a lungo segnata da errori e lacune, a partire dal luogo di nascita, erroneamente indicato come Gubbio. In realtà, nacque a Farneto di Perugia il 16 luglio 1884. La madre, Clotilde, era originaria dell’assisano, apparteneva alla famiglia Terradura e tutti i suoi fratelli si erano trasferiti a Gubbio sul finire dell’Ottocento, dando origine alla famosa famiglia eugubina di mugnai di stanza tra le località di Belardello e Zangolo. Ebbe un rapporto molto stretto con la sua famiglia materna e probabilmente è proprio questo il motivo che ha legato il suo nome a Gubbio, dove spesso si rifugiava in cerca di tranquillità e ispirazioni. A riportare chiarezza sulle note biografiche della pittrice sono stati due suoi pronipoti eugubini: Gabriello Farneti e Oscar Terradura, recentemente scomparso, entrambi nipoti dell’avvocato Gustavo Terradura, cugino di Deiva.
Trasferitasi a Roma con la madre all’inizio del XX secolo, iniziò come modella ma scoprì presto il suo talento per la pittura. Ebbe una relazione con il pittore inglese William Walcot, che potrebbe averla influenzata artisticamente a Londra e Parigi. Tornata in Italia, nel 1912 sposò l’avvocato Alfredo De Angelis, da cui si separò presto, ma mantenne il cognome per tutta la carriera artistica.
Introdotta negli ambienti culturali romani dal pittore Cipriano Efisio Oppo, a partire dal 1913 partecipa alle esposizioni della Secessione Romana, un movimento artistico nato negli anni della Prima Guerra Mondiale che si opponeva all’arte ufficiale e accademica, pur mantenendo una certa distanza dal Futurismo.
Ammalatasi di cancro si vede costretta a svendere molte delle sue opere per curarsi, motivo della dispersione di gran parte dei suoi lavori. Si lega sentimentalmente al pittore e illustratore trevigiano Bepi Fabiano, che sposa poco prima di morire. Muore a Roma il 24 febbraio 1925.
La sua memoria è stata recentemente riscoperta e l’evento del 28 marzo 2025 vuole restituire visibilità e valore a questa straordinaria artista, il cui contributo all’arte italiana merita di essere riscoperto.
Locandina dell'evento allegata sotto
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Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2025, 10:42